AllenaMENTE, la rubrica del nostro mental coach, il professor Gennaro Russo. Undicesima puntata: “Il dialogo interno (self talk) del tennista”
1 Novembre 2019 |

AllenaMENTE, la rubrica del nostro mental coach, il professor Gennaro Russo. Undicesima puntata: “Il dialogo interno (self talk) del tennista”

Il dialogo interno (self talk) del tennista.

Gennaro Russo

di Gennaro Russo*

Il dialogo interno è il “chiacchiericcio” che l’atleta mette in atto con se stesso durante un match, soprattutto nei secondi che intercorrono tra un punto e l’altro. In alcuni casi, il dialogo interno è udibile dall’esterno, cioè quando il tennista si parla ad alta voce. Degli esempi? “Ma nooo, non puoi fare doppio fallo proprio ora”, oppure: “Questa partita la perdi”. Sono tantissimi i tennisti, specie tra i giovani, a non sapere che le parole condizionano fortemente il comportamento e lo stato d’animo, quindi, i risultati. Infatti, come potrà affrontare i punti successivi … il giocatore che si fa sopraffare dalla rabbia o che mette in atto una modalità disfattista? Ovviamente, ben al di sotto delle sue potenzialità. E cosa può fare per cambiare “registro”?

Come primo punto, essere consapevole di questo fondamentale aspetto. Il secondo punto? Imparare ad utilizzare un linguaggio incoraggiante, stimolante, favorevole ai fini dell’obiettivo prefisso. Le due frasi precedenti, ad esempio, diventano: “Ace, ora fai ace” e “Forza, riprendi in mano la strategia tattica concordata con il coach”. Cosa hanno in comune queste frasi così come riformulate? Il loro focus è ora sullo specifico gesto da compiere (ace, strategia tattica) e sono cariche di energia positiva (afferma con decisione di voler fare “ace”, mostra fiducia nella strategia stabilita con il coach). Nel dialogo interno, inoltre, è controproducente l’uso della parola “NON”, ad esempio: “Non voglio sbagliare questo punto”, poiché il focus è su ciò che non si desidera, in questo caso sulla paura di sbagliare, quindi, il corpo recepisce il messaggio relativo a quella specifica emozione (paura) e cosa avviene? Si irrigidiscono i muscoli, aumenta la tensione e … voilà … ecco crescere proprio la probabilità di perdere il punto.  A conferma di quanto detto, si ricorda che “abracadabra” in aramaico vuol dire: “Creo quello che dico”. Ed allora, fai molta attenzione, poiché le tue “vittorie o sconfitte” dipendono anche dalle parole che tu decidi di utilizzare … sia in campo che fuori!

*Mental coach Accademia Tennis Napoli

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