Trofeo Kinder giovanile a Roma. La sua importanza spiegata da Michelangelo Dell’Edera, direttore ISF
22 Agosto 2019 |

Trofeo Kinder giovanile a Roma. La sua importanza spiegata da Michelangelo Dell’Edera, direttore ISF

“IL TROFEO KINDER È UN MOMENTO DI CRESCITA PER I RAGAZZI”

(da un articolo di Lorenzo Andreoli su federtennis.it)

Mentre l’Accademia Tennis Napoli è in campo con quasi venti ragazzi, a dimostrazione di quando creda nell’evento e nel valore della manifestazione, la Federtennis spiega l’importanza di un circuito ormai propedeutico nell’attività agonistica dei ragazzi italiani. Ecco l’intervista a Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi, che sottolinea il valore del Master Finale del Tennis Trophy FIT Kinder +Sport: in corso di svolgimento a Roma fino al 29 agosto.

Accademia Max Giusti Play Pisana, Due Ponti Sporting Club e Tennis Club Kipling: Roma ospita il Master Finale del circuito Tennis Trophy FIT Kinder +Sport, riservato ai giocatori nati dal 2003 al 2010. Le considerazioni di Michelangelo Dell’Edera sull’ultimo atto di una esaltante cavalcata, giunta al termine dopo 127 tornei in 18 regioni d’Italia.

 

“UNO DEI MIGLIORI CIRCUITI DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS”

Il Master Finale chiude uno dei migliori circuiti della Federazione Italiana Tennis – dichiara il direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi – e sono molto contento di poterlo seguire da vicino. Il Trofeo Kinder ha attraversato tutto il territorio nazionale passando dai Centri Federali Estivi FIT, dove sono state disputate delle tappe speciali. Il nostro obiettivo è duplice: in primis quello formativo legato agli allenamenti, ma anche l’importanza della partita. Il tutto non poteva che concludersi nella Capitale, dove grazie alla sinergia di circoli importanti come Play Pisana, Due Ponti e Kipling siamo riusciti ad ospitare un numero incredibile di partecipanti”.

“TORNEI MOMENTO DI CRESCITA E CONFRONTO”

Un evento apprezzato a 360 gradi, in particolar modo per l’attenzione verso valori significativi quali il rispetto reciproco e la condivisione.  “A mio avviso i match sono un mezzo di crescita – prosegue Dell’Edera – e non il fineI bambini si divertono se imparano. Questi tornei, organizzati con grande intelligenza, diventano un importante momento di crescita e di confronto. Abbiamo tanta voglia di costruire l’ambiente giusto per poter far crescere potenziali giocatori di tennis e per farlo c’è bisogno anche dell’impegno dei genitori. Le potenzialità non mancano ed è nostro dovere cercare di mettere tutti nelle migliori condizioni per esprimersi. Voglio ringraziare Rita Grande, ideatrice e coordinatrice del circuito, Antonio Castiglia della Kinder per aver creduto in questo progetto e tutti coloro che quotidianamente danno il loro apporto per la crescita dei ragazzi”.

Nella foto di archivio Accademia, Michelangelo Dell’Edera con Aldo Russo, nostro direttore generale

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