ANGELO BINAGHI IN TV A SUPERTENNIS. “La novità Assoluti, Internazionali d’Italia a settembre, campionati a squadre in estate: noi siamo pronti, aspettiamo l’ok del Governo”
30 Maggio 2020 |

ANGELO BINAGHI IN TV A SUPERTENNIS. “La novità Assoluti, Internazionali d’Italia a settembre, campionati a squadre in estate: noi siamo pronti, aspettiamo l’ok del Governo”

ANGELO BINAGHI IN TV: “PRONTI CON I TORNEI APPENA IL GOVERNO CI DÀ IL VIA” (da federtennis.it)

Il Presidente della FIT intervistato da SuperTennis. “Abbiamo un intensissimo programma di manifestazioni, con il ritorno degli Assoluti e la grande novità dei Campionati a squadre in estate”. Gli Internazionali BNL d’Italia? “Se non succede nulla di sconvolgente si giocheranno in settembre, che per il tennis è anche meglio di maggio”

Tornare a fare sport a rischio zero. O al massimo 0,1. Il tennis è stato il primo a riprendere nella “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus e SuperTennis, con Livio D’Alessandro, ha intervistato il presidente della Federazione Angelo Binaghi per capire quale saranno le prossime evoluzioni, a livello nazionale e internazionale.

 

“Sono state tante le ricerche scientifiche che sono state condotte in tanti Paesi del mondo. Per l’Italia l’ha fatto il Politecnico di Torino e ha sancito che il tennis è lo sport più sicuro in tempi di emergenza Coronavirus – ha esordito Binaghi – Noi l’avevamo intuito prima. Avevamo capito che in questa disgrazia generale comunque il tennis avrebbe avuto qualche vantaggio competitivo, se non altro nei confronti degli sport di squadra, degli sport di contatto e di quelle discipline che si possono praticare solo indoor. E abbiamo impostato sin dall’inizio una campagna promozionale che in questi giorni sta avendo ampia diffusione su tutti i più importanti media del nostro Paese. Una campagna che ricorda che giocare a tennis, anche in questo momento, può solo fare del gran bene”.

 

L’attività di base è ripartita. Per quanto riguarda le competizioni di livello nazionale a che punto siamo?

 

“Stiamo discutendo con il Governo per cercare di far partire quella che è la nostra “Fase 3”, l’avvio delle competizioni, anche se devo dire che eravamo molto più preoccupati per l’avvio della “fase 2” che era la più importante per i circoli e per gli insegnanti di tennis. Non appena ci daranno il via libera, spero che ormai sia solo una questione di giorni, abbiamo un intensissimo calendario di tornei individuali che annoverano, dopo tanti anni, anche il ritorno dei Campionati Italiani Assoluti. Poi c’è la grande novità di quest’anno: faremo tutti i Campionati a squadre d’estate e sarà la prima volta”.

 

Dalle competizioni nazionali a quelle internazionali: a che punto è il dialogo con ATP e WTA sugli Internazionali BNL d’Italia?

 

“È un colloquio molto intenso, proficuo. Abbiamo anche la fortuna di avere in questo momento un presidente e un amministratore delegato dell’Atp che sono due validi nostri connazionali. In particolare Andrea Gaudenzi ha con noi un rapporto diretto, molto frequente. A breve, brevissimo, sapremo. Io credo che, salvo grandi sconvolgimenti, andremo a riorganizzare gli Internazionali BNL d’Italia in settembre. Tra la metà e la fine di settembre. Mi dicono, soprattutto i romani, che è un periodo straordinario, il migliore per giocare a tennis. Sicuramente meglio di metà maggio, quella che sarebbe stata la data naturale senza l’emergenza Coronavirus. A breve avrò anche un colloquio col Ministro dello Sport, per cercare di capire in che termini riusciremo a far godere questa grande edizione al nostro pubblico”

 

A proposito del Ministro, il dialogo con le Istituzioni, con il Governo è stato costante in questo periodo. La Federazione ha avuto un ruolo molto attivo…

 

“Anche in questo caso, forse ancora di più che con l’Atp, c’è stato un dialogo costante, propositivo, super proficuo direi, anche se, a differenza di altri, amiamo la riservatezza e rispettiamo soprattutto la riservatezza di chi vuole dialogare con noi. In particolare ringrazio il ministro Spadafora, il Governo e, in questo caso particolare, tutto il Parlamento perché la conversione in legge del decreto sulle ATP Finals, per noi fondamentale, è stato approvata con la quasi unanimità del Parlamento.  C’è stato un solo astenuto”.

 

A proposito di istituzioni: dopo un primo strappo del Roland Garros sembra che le istituzioni internazionali del tennis stiano lavorando secondo una linea comune, o almeno un po’ più comune rispetto al passato. E’ così?

 

“Sì, è così. È ottima anche l’idea di riunificare ATP e WTA. Ha ragione Gaudenzi e io rilancio ancora: bisognerebbe riunificarsi anche con l’ITF. Bisognerebbe che ci fosse un solo riferimento per il tennis mondiale così come succede in tanti altri sport. E Gaudenzi potrebbe essere la persona giusta”.

 

-Dal punto di vista tecnico ci eravamo fermati sul più bello. Abbiamo lasciato un movimento in grande salute, pronto quest’anno a un ulteriore salto di qualità. Lei ha qualche consiglio per i nostri atleti, per riprendere là dove avevano lasciato?

 

“No, non ne ho nessuno anche perché non ne hanno bisogno. I risultati stanno a testimoniarlo, anche perché hanno dei coach e degli staff di livello mondiale assoluto”.

 

Dieci anni fa Francesca Schiavone vinse il Roland Garros. Era il 5 giugno L’anniversario sarà tra pochi giorni. Quello fu uno dei momenti fondamentali nella storia del nostro tennis. Una vittoria molto importante non solo in sé stessa ma perché generò una consapevolezza forte nel movimento. Lei che ricordo ha di quel giorno, di quei giorni e che valutazione dà a posteriori di quell’impresa?

 

“È un ricordo incredibile. Fu un vero e proprio shock. Il tennis italiano probabilmente non era ancora pronto a quell’exploit di Francesca Schiavone. Per il movimento fu un salto di categoria, l’essere consapevoli di poter raggiungere qualunque risultato da quel momento in poi, come poi in realtà negli anni successivi successe con il tennis femminile. Il ricordo è quello di uno stato di euforia collettiva, in particolare quando Francesca vinse l’ultimo punto. Uno stato di euforia che degenerava in una condizione di mancanza di lucidità. In quel momento, non mi posso dimenticare, cominciarono ad arrivare telefonate di ringraziamento, di congratulazioni da parte di dirigenti, amici, conoscenti. A un certo punto mi arrivò questa telefonata di una persona che si presentò come Napolitano. Io pensai ‘Mamma mia, Cosimo Napolitano (il maestro e papà del giocatore Stefano Napolitano n.d.r.) che mi telefona anche in questo momento’. Stavo per dirgli di soprassedere, di rinviare la discussione ad un altro momento ma mi accorsi che non era Cosimo ma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che voleva congratularsi con la nostra Federazione, voleva che gli passassi Francesca Schiavone per un abbraccio virtuale da parte di tutta la Nazione da lui rappresentata”.

 

Una curiosità: tra i mille impegni è riuscito a rimettere piede in campo?

 

“No, non ancora. Sembra anche che il tennis italiano non ne senta il minimo bisogno… Non vorrei tra l’altro rubare il posto ai tantissimi appassionati che in questo momento, mi dicono i miei dirigenti regionali, stanno ritornando a calcare i campi da tennis. Anche persone che provengono da altri sport che oggi non si possono ancora praticare con l’abituale intensità. Persone che riscoprono la racchetta dopo anni e anni. Credo che il tennis potrà aspettarmi…”

Condividi su