Tutti pronti a ripartire: maestri e allievi.  E allora, parliamo proprio del rapporto maestro-allievo. Torna l’ALLENAmente speciale del mental coach dell’Accademia Tennis Napoli Gennaro Russo. Una guida preziosissima per il rientro in campo e per il giusto approccio di questa ripartenza
14 Maggio 2020 |

Tutti pronti a ripartire: maestri e allievi.  E allora, parliamo proprio del rapporto maestro-allievo. Torna l’ALLENAmente speciale del mental coach dell’Accademia Tennis Napoli Gennaro Russo. Una guida preziosissima per il rientro in campo e per il giusto approccio di questa ripartenza

gennaro russo 2

di Gennaro Russo*

L’allievo, durante la sua crescita personale e sportiva, affronta un percorso fatto di alti e bassi, di sconfitte e vittorie, per cui è importante che abbia un maestro sapiente e competente che gli indichi la direzione da seguire, lo sappia prendere per mano, sostenerlo ed incoraggiarlo, specie nei momenti di maggiori difficoltà (come ad esempio durante un periodo di scarsi risultati, oppure un lungo stop per infortunio o altro). Con il termine maestro si intende qui l’insegnante di alto spessore, sia dal punto di vista tecnico che umano, cioè un eccellente “educatore” (dal latino educere = tirar fuori) in grado di estrarre il meglio del potenziale del suo allievo.

Il binomio maestro-allievo diventa “vincente” quando i due diventano UNO (una sola cosa), cioè si crea tra di loro una magica intesa (fiducia e affinità reciproca). Come riuscirci? Un punto cruciale è questo: secondo il maestro, il suo allievo è il “più prezioso”. Grazie a questo potente pensiero del maestro,  l’allievo è tenuto in straordinaria considerazione, si sente importante, si responsabilizza e dà il meglio di sé. Il maestro fa leva sui punti di forza dell’allievo, lo aiuta a piantare nuovi “semi” nella mente, lo stimola a superare i suoi limiti. Allo stesso tempo, è sincero e trasparente con lui e lo richiama all’ordine quando necessario.

All’inizio c’è una sorta di dipendenza dal maestro, l’allievo sente il bisogno di una guida che gli trasmetta sicurezza ed il maestro lo sa bene. Man mano che l’allievo cresce, però, serve che il maestro lo sproni a  raggiungere sempre più autonomia (maestro di sé stesso). Viceversa, quando il feeling maestro – allievo s’interrompe, la fiducia svanisce e la relazione si dissolve come polvere al vento.

Un grande maestro rimane pur sempre un allievo, perché continua a mettersi in discussione e ad imparare. Ed allora, qual è la differenza tra un insegnante ed un grande maestro?  La risposta sembra darcela questa frase del fumettista inglese William Albert Ward: “L’insegnante mediocre parla, il buon insegnante spiega, l’insegnante superiore dimostra, il grande maestro ispira”.

*Mental coach Accademia Tennis Napoli

 

 

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